26 Ottobre 2004

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Vorrei sapere se esiste un nesso tra dieta vegetariana seguita assolutamente senza deroghe da anni e difficoltà di socializzazione in una ragazza di 19 anni senza problemi nè fisici, nè intellettuali, anzi con notevoli successi scolastici.


Risposta a cura della dott.ssa FABIANA BERNARDUCCI, psicologa

Gentile signora, la domanda è un po' troppo vaga e contiene pochi elementi su cui poter costruire un parere, cercherò tuttavia di darle qualche informazione e qualche spunto di riflessione.

Durante l'adolescenza possono aver luogo numerosi disagi tra i quali l'inibizione, che nel caso della ragazza coinvolge la sfera relazionale sfociando quindi nella timidezza. La timidezza è una condotta particolarmente frequente a questa età, essa può manifestarsi in tutte le esperienze relazionali o in maniera selettiva (ad esempio esclusivamente con il gruppo dei pari, con i pari dell'altro sesso, nell'ambito della scuola, con gli adulti ecc.). La timidezza, inoltre, è spesso persitente nel corso di tutta l'adolescenza, per poi attenuarsi progressivamente con l'entrata nella vita attiva ed in particolare con l'inserimento professionale. Quando, però essa è tale da costituire un freno alle possibilità di inserimento sociale, il vissuto emotivo della persona meriterebbe di essere approfondito da uno specialista.

La scelta vegetariana è sempre "senza deroghe", nel senso che i vegetariani non consumano mai carne e pesce e nemmeno derivati (per i vegan). Nel caso specifico della ragazza, tuttavia, andrebbero approfonditi i motivi che l'hanno condotta a questa scelta: una scelta equilibrata e serena indotta da motivazioni etiche od una forma di lotta contro il desiderio di mangiare carne, pesce e derivati per dimostrare a se stessa che è in grado di vincere questo desiderio oppure è una scelta indotta dalla volontà di controllare alla perfezione il comportamento alimentare?

I successi scolastici possono essere anche loro sintomo di un eventuale disagio interiore, in quanto risultato di un'attenzione ed uno sforzo tutto incentrato su di un'attività che è possibile svolgere in solitudine e sulla quale è possibile dare sfogo ad una condotta perfezionista ed intransigente, condotta che peraltro ricorrerebbe nella forma di alimentarsi della ragazza, nel caso in cui questa sia mossa da una scelta "non equilibrata".

Per rispondere alla sua specifica domanda, quindi, non direi proprio che le difficoltà relazionali della ragazza siano una diretta consequenza della sua scelta alimentare. Nel caso, tuttavia, in cui il vegetarianesimo sia indotto da una strumentalizzazione del cibo, sia quest'ultimo che la timidezza potrebbero essere entrambi sintomo di un disagio che andrebbe ulteriormente approfondito.