12 Settembre 2004

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Sono vegetariano da circa 10 anni;

da qualche mese a questa parte per motivi fondamentalmente ecologici (trasporti inquinanti, plastica etc.) ho smesso di consumare acqua in bottiglia rivolgendomi a quella della rete idrica: io risiedo a Modena dove l'acqua è parecchio dura; da più parti mi è stato fatto presente che il Ca e i sali minerali dell'acqua, essendo assorbiti dall'intestino ma non metabolizzati, causano un superlavoro a livello renale e possono causare alla lunga dei calcoli. È vero? Per il cloro ho letto che è sufficiente lasciarla qualche ora in frigo in una brocca aperta. La cosa mi lascia perplesso e dubbioso; l'unica cosa di cui sono certo è che il cloro è un veleno per il sistema cardiocircolatorio. Insomma, mi trovo di fronte a un dilemma: perseverare nella mia scelta o tornare ale acque in bottiglia? [C.S.]


Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV

Per molti aspetti l'acqua di rubinetto è più sana di quella in bottiglia, perchè i controlli ai quali viene sottoposta sono molto più rigorosi. Anche dal punto di vista ecologico, è preferibile la scelta di acqua di rubinetto.

Per quanto riguarda il contenuto di calcio, chi le ha detto così sbaglia di grosso: il calcio presente nell'acqua è altamente assimilabile ed utilizzato per il metabolismo dell'osso. È la presenza di proteine animali che causa superlavoro al rene e lo costringe ad eliminare le scorie proteiche con l'espulsione di calcio nelle urine.

Per il cloro, dovrebbe essere sufficiente installare un buon filtro, ma su questo non ho esperienza diretta. So che ne esistono parecchi tipi, e forse qualcuno è in grado di eliminare il cloro (che peraltro dovrebbe evaporare) preservando il contenuto di calcio.