16 Agosto 2004

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Due anni fa sono passata ad un'alimentazione vegana e dopo qualche tempo ho cominciato ad avere problemi di tiroide.

Un'amica mi ha detto che la soya (così come il cavolo) non è indicata per le persone che hanno questo tipo di disturbo. Assumo soya regolarmente: al mattino, tutti i giorni, uno yogurt (insieme a una mela, un cucchiaio di olio di canapa, una fetta di pane di farro con sopra sciroppo di riso, una tazza d'orzo + una compressa di vitamina B12), durante i pasti principali il tofu (quando non assumo legumi o seitan) e di tanto in tanto quando ho voglia di qualcosa di dolce scelgo un dessert alla vaniglia o al cioccolato, sempre a base di soya. Vorrei sapere se, nel mio caso, sarebbe meglio un'alimentazione vegetariana piuttosto che vegana e anche sapere cosa pensate dell'olio di canapa (che io assumo - un po' come una medicina - un cucchiaio al giorno). Per un certo periodo, inoltre, ho provato anche ad integrare la mia alimentazione con frutta secca ma ho avuto molti problemi intestinali (aerofagia soprattutto) e quindi ho dovuto rinunciare. C'è un modo per eliminare questo fastidio causato anche dai legumi in generale, dal cavolo e forse anche dal latte di riso? [D.G.]


Risposta a cura della dott.ssa MICHELA TREVISAN, Biologa Nutrizionista

La soia può rallentare la funzionalità tiroidea infatti nei paesi in cui l'uso è quotidiano viene spesso associata a contorni di alghe per bilanciare questa tendenza. Per il problema dell'areofagia può cucinare i legumi con alloro. L'olio di canapa non lo conosco.