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Io uso i semi di lino perchè li posso conservare senza problemi. (Non l'olio).
1) Perchè siano efficaci basta romperli grossolanamente (o
schiacciarli con un pestello)?
2) Quanti cucchiai o grammi pro die? (immagino circa la dose per
l'olio)
3) Sono grassi accumulabili? Voglio dire: la loro assunzione può
essere non giornaliera, immagino. [L.T.]
Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV
Per assumere gli acidi grassi contenuti nei semi di lino, questi vanno tritati finemente (l'ideale è un macinacaffè) perchè la cuticola è molto dura. Una volta "messi allo scoperto", gli acidi grassi vanno conservati con le stesse precauzioni dell'olio di lino.
La dose minima è di 1-2 cucchiai di macinato (1 cucchiaio contiene infatti 1.9-2.2 grammi di acido alfa-linolenico). Riguardo alla "posologia" dell'acido linolenico, contenuto nei semi di lino, l'ADA 2003 dice questo:
Acidi Grassi Omega-3
Mentre le diete vegetariane risultano generalmente ricche di acidi grassi omega-6 (soprattutto acido linoleico), queste diete possono risultare carenti in acidi grassi omega-3, provocando uno squilibrio che è in grado di inibire la produzione della forma fisiologicamente attiva degli acidi grassi omega-3 a catena lunga, eicosapentaenoico (EPA), e docosaesaenoico (DHA). Le diete che non includano pesce, uova o generose quantità di alghe, sono generalmente carenti di fonti dirette di EPA e DHA. Recentemente, fonti vegane di DHA derivate da microalghe sono state rese disponibili come integratori in capsule non gelatinose. È stato dimostrato che le alghe, come fonti di DHA, sono in grado di influenzare positivamente i livelli ematici di DHA e di EPA attraverso il processo di retroconversione.
Molti studi hanno dimostrato come i vegetariani, e particolarmente i vegani, presentino più bassi livelli ematici di DHA e di EPA rispetto ai non-vegetariani. Le nuove Dietary Reference Intakes (Quantità Dietetiche di Riferimento) raccomandano assunzioni di 1.6 e 1.1 g di acido alfa-linolenico al giorno per uomini e donne rispettivamente. Queste dosi raccomandate definiscono alcuni introiti di acidi grassi omega-3 a lunga catena e possono non essere ottimali per i vegetariani che consumino scarse o nulle quantità di DHA ed EPA.
***È stato raccomandato di derivare il 5-8% delle calorie totali dagli acidi grassi omega-6 e l'1-2% dagli acidi grassi omega-3. Calcolando un fabbisogno di circa 2000 calorie al giorno, viene suggerita un'assunzione giornaliera di 2.2-4.4 g di acidi grassi omega-3.***
***Coloro che non ricevano una fonte attiva di EPA e DHA, richiedono quantità più elevate di acidi grassi omega-3. ****
Si raccomanda che i vegetariani includano buone fonti di acido alfa-linolenico nella loro dieta. Questo significa includere cibi come i semi di lino e l'olio di semi di lino. I soggetti con aumentate richieste (ad esempio donne in gravidanza od in allattamento, o pazienti con malattie correlate a carenza di acidi grassi essenziali) o quelli a rischio di carente meccanismo di conversione (ad esempio i soggetti diabetici) possono trarre vantaggio dall'assunzione di fonti dirette di acidi grassi omega-3 a catena lunga, come le alghe ricche in DHA.
Alla terza domanda non so rispondere con esattezza, ma in generale si consiglia per tutti i nutrienti essenziali un'assunzione regolare.