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Vorrei sapere se le patate possono essere considerate complementari (come i cereali) ai fagioli da un punto di vista proteico, più o meno.
Altra curiosità riguarda la solanina. Quando si mangiano
peperoni, o patate o pomodori etc (solanacee), non bisognerebbe
esagerare, anche se fino ad ora non me ne sono preoccupata e non so
neppure cosa siano gli effetti provocati dalla solanina. Qual è in
realtà la quantità che si può consumare supponendo di mangiarne
tutti i giorni?
Si può pensare anche di 'accumulare' in un giorno l'ammontare di
tre giorni e poi evitare questi tipi di alimenti per il resto della
settimana?
Oppure preferibilmente la soglia di solanina è PRO DIE da non
superare? [L.]
Risposta a cura del dott. LORENZO CENCI, Dietista
Le patate apportano meno proteine rispetto ai cereali (pasta, pane); pur consumando quantità maggiori di patate, la differenza rimane sostanziale. Vale comunque la pena consumarle come alternativa, al fine di garantirsi una dieta variata.
La solanina è un alcaloide presente nei pomodori e nei peperoni ancora verdeggianti e nelle patate in germoglio. Per quanto riguarda quest'ultime la solanina si trova negli strati esterni (buccia ed immediate vicinanze) e nei germogli. Nelle patate "sane" il contenuto di solanina è inferiore ai 100mg/kg; inolte, la cottura delle patate in acqua riduce del 40-50% la concentrazione iniziale. Difficilmente, quindi, sono responsabili di una sintomatologia clinica (cefalea, nausea, vomito, diarrea) che si manifesta per valori superiori a 400 mg.