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Durante una visita medica sportiva mi è stato riscontrato un blocco parziale di branca destra.

È in qualche modo possibile che un'assunzione di calcio non adeguata possa avere slatentizzato questo stato aritmico che, per quanto ne so, è genetico?
Bevo il latte vaccino (200cc circa) al mattino (con del caffè) e forse non controbilancio a sufficienza con altre fonti, inoltre sto facendo poco moto. Nel vostro opuscolo scrivete che la razione di calcio raccomandata per i vegani non è ancora stata calcolata, ma dovrebbe comunque essere inferiore a 1 grammo come è consigliato a onnivori e latteo-vegetariani: sapete darmi un valore indicativo che ritenete valido in base alla vostra esperienza?


Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV

Il blocco parziale di branca non è un'aritmia ma un disturbo di conduzione intraventricolare. Questo tipo di disturbo di conduzione è presente anche in una discreta percentuale di soggetti perfettamente sani, e viene considerato una "variante" normale, soprattutto nei soggetti giovani solitamente senza cardiopatia sottostante.

Tuttavia, dal momento che in una piccola percentuale di soggetti giovani questa anomalia ECGrafica può essere indice di patologia cardiaca (ad esempio un difetto settale) è bene che il riscontro ECG venga corredato con una visita cardiologica ed un ecocardiogramma. Se fa attività sportiva, presumo che abbia già eseguito questi accertamenti e quindi può stare tranquillo. Presumo anche che le abbiano conferito l'idoneità, proprio perchè si tratta di una situazione "normale".

La RDA del calcio nei vegani potrebbe aggirarsi anche su valori molto bassi, ma ripeto che non ci sono studi definitivi in proposito. Ci sono popolazioni che vivono con poche centinaia di grammi di calcio al giorno. Hanno però dei geni differenti dai nostri, quindi non si può generalizzare, sarebbe dare delle informazioni scorrette e non suffragate da dati scientifici.

Nell'articolo di seguito introiti di calcio di 843 +/- 140 mg nei vegani esitano in un bilancio positivo del calcio. Siamo perciò in un range di assunzione tra i 700 ed i 1000 mg al dì, circa. Diciamo che potrebbe essere un margine di sicurezza restare intorno ai 700 mg al dì.

J Bone Miner Metab 2003;21(1):28-33
Calcium balance in young adults on a vegan and lactovegetarian diet.
Kohlenberg-Mueller K, Raschka L.
University of Applied Sciences, Marquardstrasse 35, D-36039 Fulda, Germany.

For people in Western countries, the vegan diet has the advantage of low energy intake, but the calcium status of this strictly plant-based diet is still unclear. The aim of this study was to determine the calcium balance of individuals on a vegan diet in comparison with a lactovegetarian diet in a short-term investigation. Seven women and one man, ranging in age from 19 to 24 years, received during the first 10 days a vegan diet based on plant foods and calcium-rich mineral water and a lactovegetarian diet during the following 10 days. Portion size was adapted to the subjects' individual energy requirements. Calcium status was assessed by means of calcium intake in food and calcium output in feces and urine as measured by flame atomic absorption spectrophotometry. In addition, deoxypyridinoline was measured in urine as a marker of bone resorption. The results show a significantly smaller daily calcium intake with an average of 843 ± 140 mg in the vegan versus 1322 ± 303 mg in the lactovegetarian diet. Apparent calcium absorption rates were calculated as 26% ± 15% in the vegan and 24% ± 8% in the lactovegetarian group (NS). The calcium balance was positive both in the vegan diet (119 ± 113 mg/day) and in the lactovegetarian diet (211 ± 136 mg/day) (NS). Deoxypyridinoline excretion showed no significant difference between the two diets (105 ± 31 and 98 ± 23 nmol/day). The present results indicate that calcium balance and a marker of bone turnover are not affected significantly when calcium is provided either solely by plant foods or by a diet including dairy products, despite the significantly different calcium intake levels in the diets. We conclude that a well-selected vegan diet maintains calcium status, at least for a short-term period.