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Sono una ragazza di 29 anni, alta mt. 1,68, peso kg. 52, con un'intensa attività fisica (insegnante di danza e danzatrice).

Da circa 3 anni seguo un'alimentazione latto-vegetariana e da analisi recenti mi è stata riscontrata un'anemia sideropenica con bassi valori di ferritina (circa 3), sideremia ed emoglobina. Prima di questa dieta, non aveno mai sofferto di queste carenze, rimanendo sempre con valori nella norma. Oltre ad una cura di ferro e acido folico, (da fare per 2 mesi prima di nuove analisi) i medici a cui mi sono rivolta mi invitano a tornare ad una dieta onnivora, attribuendo al regime vegetariano la causa di queste carenze.
Gradirei sapere:
1)se è possibile, invece, far tornare i valori nella norma, senza abbandonare la dieta vegetariana;
2)se potete indicarmi il nominativo di uno specialista (regioni Abruzzo-Lazio) che possa aiutarmi a risolvere questa situazione.


Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV

Per non incorrere in situazioni di carenza, che se in precendenza non c'era è evidentemente da riferire alla dieta, ci sono alcuni accorgimenti da adottare, molto semplici:

  • mai assumere alimenti ricchi di calcio (leggi latte e derivat) assieme ad alimenti ricchi di ferro vegetale (leggi legumi, verdura in genere)
  • assumere gli alimenti ricchi di ferro assieme ad alimenti ricchi di vitamina C (agrumi)
  • evitare la contemporanea assunzione di cibi ricchi di ferro e alimenti quali caffè, the, cioccolata.
  • lasciare in ammollo per almeno 12 ore e risciacquare bene i legumi ed i cereali integrali.
  • evitare a pasto l'assunzione di acque minerali ricche di calcio, che invece vanno bevute fuori pasto.
  • ricordarsi che una sana dieta vegetariana si artcola soprattutto su 5 gruppi alimentari, cioè legumi, cereali integrali, verdure, frutta e frutta secca. Tutto il resto va assunto con moderazione (max 2-3 vv la settimana).

Tutte queste cose avrebbero però dovuto dirgliele i medici alle quali si è rivolta, nel rispetto delle sue scelte.

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