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Salve vi ho scritto già due volte riferendovi affermazioni di nutrizionisti apparse sui media:
il mito insormontabile delle proteine "nobili" e della carenza
di Fe nei veg*an si rinnovano con allarmante precisione e, anzi,
sono sempre più facilmente udibili (c'entra qualcosa la campagna
sulla corretta alimentazione voluta dal governo?), ma cominciano a
sentirsi delle asserzioni veramente balorde.
Lo sapevate che per ridurre il rischio di aterosclerosi basta
mangiare della carne? Vi sembra strano? Eppure è la stravagante
teoria che ho sentito pronunciare qualche giorno fa in Tv. Le
argomentazioni? Se non si introducono con la dieta vitamine come la
B12, la B6 e l'acido folico, aumenta la concentrazione ematica di
un aminoacido (omocisteina) che è correlato con un aumentato
rischio aterosclerotico. Un certo rischio pare esistere e mi sembra
anche che voi non lo sottovalutiate e infatti consigliate di tenere
sotto controllo i valori di vit. B12 e omocisteina, ma far passare
l'idea che la carne sia un toccasana è oltraggiosamente
disonesto.
Oltre al mio immancabile sfogo (sorry!) volevo chiedervi:
-se esistono degli studi sull'incidenza di disturbi mentali nei
vegetariani;
-quale sia il rischio relativo rispetto agli onnivori;
-la carenza di quali elementi può essere una causa favorente o
precipitante;
-se è possibile avere i riferimenti bibliografici;
-cosa ne pensate delle affermazioni apparse su L'Espresso N. 6 del
6 Feb. 2003:
"La scelta vegetariana può essere indice di una personalità
patologica, ossessionata dal controllo, dal bisogno di purezza. In
casi estremi, anticamera dell'anoressia", "La dieta verde è un
possibile fattore di rischio di disturbi alimentari perchè comporta
la necessità di controllare i cibi: per questo è PROIBITA in
terapia" (R. Dalle Grave, direttore scientifico dell'Associazione
italiana disturbi dell'alimentazione e del peso)
"La rinuncia totale ai prodotti d'origine animale provoca carenze
di aminoacidi essenziali, vit. B12 e Fe, indispensabili
all'organismo. Si possono operare sostituzioni, che però non
compensano del tutto i deficit. Gli eccessi di frutta e verdura
hanno una contropartita: il sequestro di minerali, dovuto alle
fibre, e l'ingestione di veleni presenti nelle piante" (Giorgio
Calabrese, membro dell'Authority europea per la sicurezza
alimentare)
Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV
Ho tardato per questa risposta, perchè molto complessa e richiederebbe una ricerca bibliografica che in questo momento non ho il tempo di fare. Si accontenti quindi di una risposta un po' superficiale, ma per ora è tutto quello che mi è possibile fare.
Rispetto a quanto riferito a proposito della citazione dell'espresso, va detto che questa cosa può essere vera per gli adolescenti, dove un diturbo di personalità può portare a scelte estreme, e tra le tante può esserci anche questa, che ovviamente dura quel che dura, come tingersi i capelli di verde.
Si sovrappone poi il problema del controllo del peso corporeo, per molti adolescenti ancora uno dei miti di questa società dei consumi, ed il problema del rapporto patologico con il cibo. In questo secondo caso, trincerarsi dietro un "sono vegetariano/a" è più socialmente accettabile di un "sono anoressico/a".
I risultati degli studi sugli adolescenti che dichiarano di essere vegetariani sono quindi, a mio parere, inficiati dalla presenza di numerosi fattori "confondenti". Non so se mi spiego, ma il fatto di adottare un certo tipo di comportameto alimentare non vuol dire necessariamente voler abbracciare questo tipo di stile di vita, ma spesso piuttosto volersi creare una "facciata".
Sulle varie carenze, se parliamo di alimentazione priva di cibi animali allora l'unica cosa che i cibi vegetali non apportano è la vitamina B12. Di tutti i nutrienti, qualunque dieta può essere carente o in ecccesso, se squilibrata. Sicuramente i bambini obesi, sempre più numerosi, dovrebbero essere citati come esempio ben più valido di "malnutrizione".
Infine, alcuni disturbi "cognitivi" possono essere secondari a situazioni metaboliche, e sono tutti potenzialmente reversibili con la correzione della causa. Tra quelle carenziali, va citata la carenza di B12, di zinco, folati, B1, Niacina, B6, iodio, magnesio, potassio.
L'iperomocisteinemia si verifica negli onnivori per carenza di acido folico, e nei vegani per carenza di B12. Ma a livello internazionale, da parte delle società vegetariane e di chi ha a cuore la salute dei vegetariani, è in atto una campagna di informazione sui rischi della carenza di B12 e sulla necessità di integrarla in modo regolare. Altri fattori di rischio cardiovascolare sono, come ben sa, l'eccessi di grassi animali nella dieta, l'obesità ed il diabete, l'ipertensione. Tutte cose nei confronti della quali la dieta vegetariana risulta protettiva.