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Mi è capitato di vedere un rotocalco di informazione della RAI (Tg2 salute del 14 gennaio) in cui si parlava di osteoporosi.
Per ridurre il rischio di malattia l'esperto presente in studio
sosteneva che occorresse, oltre che acquisire un peso ideale e non
fumare, un'adeguata alimentazione consistente soprattutto in
proteine, e a questo proposito consigliava uova, pesce, carne,
latte e latticini.
Voi sostenete l'esatto contrario, cioè che una dieta ricca in
proteine, acidificando il sangue, comporta una risposta omeostatica
che, in ultimo, porta ad una maggiore perdita urinaria di Ca e una
erosione ossea volta a tenere costante la calcemia (è d'altra parte
vero che la più alta incidenza di osteoporosi si ritrova in quei
paesi che hanno anche il maggior consumo di latticini: Finlandia,
Svezia, U.S.A., Inghilterra).
È chiaro che i due summenzionati punti di vista sono in totale
contrapposizione.
Quale dei due è più vittima dei pregiudizi, dell'ideologia, degli
interessi, di errori nello svolgimento delle indagini
epidemiologiche? [N.V.]
Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV
Non siamo NOI sostenerlo, ma la letteratura scientifica a cui abbiamo fatto riferimento, che comunque su questo punto, come su molti altri, non è concorde. Si faccia dare dall'"esperto" le referenze bibliogrfiche delle letteratura medico-scientifica internazionale sulle quali si basa la sua posizione, poi le confronti con quelle che abbiamo fornito noi.
Carne e pesce sono classificati dagli americni tra i "calcium robbers", ladri di calcio, per l'elevato contenuto in fosforo ed in proteine ricche di aminoacidi essenziali.
Quanto all'ideologia, le ricordo che i lavori presenti nella letteratura medico-scientifica sono stati condotti da ricercatori di chiara fama, non necessariamente favorevoli al vegetarismo. Per contro, pensi agli enormi interessi economici che ruotano intorno all'industria del latte.