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Fatto accaduto a mia moglie :
-10/1998 caduta accidentale.
-12/1998 forte cefalea con vomito, successivamente si manifestava
un formicolio a piedi permanente.
-12/1998 R.M. lombare: riscontro di piccola ernia a livello L1-L2
(con esclusione di intervento).
-07/2000 R.M. lombare con esito come sopra.
-07/2000 R.M. cerebrale con esito negativo.
-06/2001 formicolio a mani e piedi.
-06/2001 R.M. a rachide cervicale: veniva riscontrata una macchia
al midollo cervicale a livello C3-C4, veniva esclusa una forma
tumorale, la sclerosi multipla o forma demielinizzante. Eseguito
terapia con cortisone x giorni 40.
-11/2001 R.M. a rachide cervicale: riscontro come sopra, ma di
minor intensità (lieve).
-01/2002 ricovero presso Clinica Neurologica di Bologna: Esame
Liquor esclude sclerosi multipla o mielite. Uscita da ospedale
senza prognosi certa (infiammazione).
-09/2002 R.M. a rachide cervicale e cerebrale(negativa): riscontro
della solita macchia in midollo cervicale ma con maggior intensità,
nessuna diagnosi certa. Consigliato terapia con cortisone x 20
giorni.
A tutt'oggi mia moglie (anni 52) ,presenta in continuazione un
formicolio a mani e piedi fino al bacino. Nessun specialista
neurologo e neurochirurgo da noi interpellati, ha espresso una
diagnosi certa.
Chiedo cortesemente un Vostro parere in merito ed eventualmente una
indicazione a quale neurochirurgo rivolgermi per avere una diagnosi
"sicura" per iniziare così una cura appropriata senza perdere altro
tempo utile.
Nel frattempo mia moglie ha dovuto sospendere la cura di cortisone
in quanto si stanno gonfiando le gambe creando un senso di
pesantezza. Ci sentiamo come in attesa di un evento che deve
accadere. Ci siamo rivolti anche a un medico omeopatico il quale ci
ha richiesto esami particolari del sangue (Tiroide e Immunitari)
che ci apprestiamo ad eseguire.
[A.]
Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, specializzata in Neurologia
Il nesso con il trauma e la negatività degli accertamenti effettuati, fanno sospettare una contusione a livello del midollo cervicale, la persistenza delle sintomatologia potrebbe essere sostenuta dalla formazione di "cicatrice" nella zona traumatizzata.
Non c'è ovviamente nessuna terapia chirurgica (in quella sede qualunque intervento per motivi che non mettano a repentaglio la vita NON trova giustificazione, tale è il rischio).
Può provare con terapia medica (NON cortisonica, es. Gabapentin).