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Recentemente ho acquistato una confezione contenente 5 tipi di alghe essiccate.
Sulla confezione veniva suggerito di utilizzarle sbriciolate su
pasta e minestre, o reidratate in insalata, o tostate e mangiate da
sole. Inoltre ne consigliano un uso non superiore ai 5 gr. al
giorno. In qual modo di cucinarle rischiano di perdere più
facilmente le spcifiche proprietà e quindi qual'è il modo ottimale
di consumarle?
Il dosaggio dev'essere giornaliero o no?
È corretto assumerne al max 5gr.?
È corretto inserirle nell'alimentazione veg*ana per evitare carenze
di iodio?
Amo molto mangiare patate, mi capita 2-3 volte a settimana. C'è
qualche controindicazione? Mangiando anche pasta e pane
quotidianamente, rischio di assumere troppi carboidrati?
[G.M.]
Risposta a cura della dott.ssa MICHELA TREVISAN, Biologa Nutrizionista
Le alghe marine sono dei buoni integratori di minerali in generale, invece per lo iodio non sono molto affidabili perché il loro contenuto è molto variabile.
Indipendentemente dalla scelta vegana la nostra alimentazione quotidiana è spesso molto povera di iodio e quindi va bene una piccola integrazione, meglio se quotidiana, che può essere fatta con sale iodato. Attenzione comunque alla funzionalità della tiroide, se vi sono alterazioni essa non va stimolata con l'uso di iodio.
Le alghe difficilmente perdono le loro proprietà a causa della cottura, le possono perdere se viene gettata l'acqua di ammollo.
Le patate cotte tendono ad irritare l'intestino, quindi meglio mangiarle una al massimo due volte la settimana se non ci sono problemi di irritazione intestinale. Pasta pane ed altri cereali vanno assunti quotidianamente, l'eccesso deve essere valutato in base al fabbisogno personale ed alle quantità assunte.