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Fino poco tempo fa nella mia alimentazione non assumevo carni rosse, altre carni ma pesce (una/due volte la settimana).

Da poco, dopo avere letto nel vostro sito, ho deciso di eliminare in linea di principio latte e derivati, ma di consentirmi un'assunzione di latticini solo per necessità; ad esempio per la mancanza di altri alimenti che forniscano B12. Per la questione calcio chiedo se la produzione di scorie acide nel nostro organismo avviene proprio solo a livello proteico per le proteine animali oppure anche a livello lipidico per i grassi animali. Allora ad esempio nell'alimento latte scremato (0,1% di grassi) avviene egualmente? Nel caso di questo alimento, come per altri latticini "light" che io prima assumevo, potrei invece andare tranquillo per il bilancio del calcio?
Con un apporto non giusto di latte e derivati si può avere una alterazione dell'ecosistema intestinale che può comportare una alterazione nell'assorbimento dei sali biliari, causa di formazione dei calcoli biliari, da un'affermazione del dr. Dario Goldin. Allora io, che ho eliminato latte e derivati, vado incontro ad un casino tale?!!
Assumendo fave cotte, non crude, una o due volte ogni due settimane, dopo aver letto nel sito(pagina-domande/risposte)di favismo, mi chiedo come si manifesti quest'ultimo. [S.]


Risposta a cura del dott. DARIO GOLDIN, Nutrizionista e Gastroenterologo

L'apporto di latte e derivati altera la flora batterica per il contenuto in antibiotici ed altre sostanze necessarie per una maggiore produzione. Per quanto riguarda i prodotti biologici vanno inseriti in un bilancio giornaliero calorico, non debbono assulutamente eccedere.

Le proteine ed i grassi all'interno del nostro organismo si possono trasformare le une negli altri secondo le necessità. Le scorie si formano quando si usano proteine e grassi o in eccesso o in forma di radicali liberi.

Il favismo si manifesta con una grave anemia emolitica dopo l'ingestione di fave.