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Salve, sono una ragazza di 20 vent'anni, alta 1.62 e con un peso di 50 kg, vegetariana da quattro anni. I risultati dei miei ultimi esami del sangue non sono stati per niente sodddisfacenti.

Il mio livello di ferro è ad un livello molto basso, 17 mg (contro la media prevista di 37-170 mg). Il mio medico curante mi ha sconsigliato il proseguimento di un'alimentazione vegetariana (benchè la mia sia una dieta ovo-latte-vegetariana, la meno restirittiva e la meno, in teoria, a provocare carenze).
Ora sto assumendo integratori di ferro, da lui prescrittomi. Sono preoccupata, poichè lui mi ha informato sui pericoli che il mio comportamento alimentare, se continuato, può darmi. Io però non vorei abbbandonare questa alimentazione.
Vorrei continuarla, con le opportune integrazioni alimentari, che ora però non conosco. Chiedo a Lei, dunque, come possa integrare il ferro, come possa far alzare il mio livello di ferro. O nel caso se sia opportuno per me rivolgermi personalmente ad un dietologo o nutrizionista che mi prescriva una dieta adatta alla mia situazione. [I.P.]


Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV

L'assunzione di latte e derivati è la principale causa che riduce l'assorbimento del ferro in una dieta vegetariana. I latticini infatti non contengono ferro, mentre contengono calcio, che va ad ostacolare l'assorbimento del ferro vegetale.

Deve quindi fare attenzione a non eccedere in latticini, meglio ancora è eliminarli del tutto e comunque a NON consumarli in uno stesso pasto in cui introduce alimenti ricchi di ferro (legumi, verdura verde, frutta secca), nei quali deve invece usare bevande e condimenti ricchi di vitamina C (limone per condire, succhi di agrumi come bibite).