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Cosa ne pensa lo psichiatra di un gruppo di auto aiuto composto da soli pazienti, anche se stanno abbastanza bene. [M.M.]
Risposta a cura del dr. STEFANO CAGNO, Psichiatra
Non esiste una risposta ufficiale della psichiatria a questa domanda: dipende molto dall'impostazione di ogni singolo psichiatra. Esiste anche chi non crede nei gruppi di mutuo aiuto. Personalmente ritengo che siano una risorsa importante, ma altrettanto credo che, almeno in fase iniziale, debbano essere condotti o almeno supervisionati da un professionista, non necessariamente psichiatra, ma anche psicologo.
Le dinamiche che si vengono a creare soprattutto all'inizio tra persone che non si conoscono sono spesso piuttosto complicate, se non c'è nessuno in grado di gestirle il gruppo è votato, quasi sempre al fallimento (scioglimento o incapacità ad agire positivamente sulla sintomatologia delle singole persone che lo compongono).