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Vi scrivo per avere qualche consiglio sull'erba amarella. Ho letto un vostro articolo trattante l'emicrania, dove venivano appunto citati alcuni consigli per alleviare gli attacchi (si parlava di amarella, di zenzero etc..).

Bene, io mi trovo davanti all'ennesimo flacone di farmaco omeopatico (l'amarella per l'appunto) sperando che sia quello giusto per contrastare il bruttissimo "mal di zucca", che mi accompagna, ormai, in ogni mia giornata.
Sono vegetariana da parecchi anni ormai, e molti medici mi hanno persino detto che è la mancanza di carne a procurami l'emicrania (evito di parlarvi delle loro motivazioni!). Vorrei sapere solo come va utilizzata, se ne posso prendere più di una capsula al dì. Non pretendo una guarigione immediata, ma solo un po' di sollievo. [P.G.]


Risposta a cura della dr. LUCIANA BARONI, specializzata in Neurologia

L'amarella non è un farmaco omeopatico ma un fitofarmaco. Come scritto nell'articolo, va assunta in quantità di 250 mg una volta al giorno. Non le so dire se funzioni, non l'ho ancora provata. Posso però dirle che credo più nell'efficacia delle misure dietetiche (in particolare l'eliminazione dalla dieta di latte e derivati), nella profilassi dell'emicrania, rispetto ad una profilassi farmacologica, anche se naturale.

In ogni caso, per maggiori informazioni sull'amarella, può leggere questa pagina: https://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/partenio.html. Deve cercare le capsule di pianta micronizzata, che probabilmente arrivano dall'Inghilterra, ed è probabile che le trovi con il nome di "feverfew".