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Volevo porvi una domanda in merito alla inducibilità degli enzimi digestivi.
Personalmente sapevo che (correggetemi se sbaglio), per chi è tollerante al latte, gli enzimi preposti alla digestione del lattosio possono scomparire completamente se il latte/latticini non vengono consumati per qualche mese. D'altra parte, sempre se non erro, gli enzimi per digerire i legumi sono inducibili: basta, anche in chi non li ha mai consumati, iniziare a mangiarli in piccole dosi per abituare l'organismo.
In un articolo ho trovato questa affermazione: "Un ultimo appunto: noi perdiamo gli enzimi per digerire la carne in sei mesi". Questo significa che anche gli enzimi per digerire la carne, se questo alimento non viene consumato, possono scomparire completamente? Quindi, nel caso di un neonato, poi bambino, cresciuto con un'alimentazione vegetariana o vegan: egli non potrà più da adulto cibarsi di carne perchè non in grado di digerirla?
Aggiungo un'ultima richiesta: poichè studio Medicina e Chirurgia, ma non sono riuscita a trovare queste informazioni nei miei testi (ho cercato nei libri di Biochimica e Patologia Generale in mio possesso), potreste consigliarmi qualche libro specifico sull'alimentazione e digestione (anche in inglese)? [A.Z.]
Risposta a cura della dott.ssa MICHELA DE PETRIS, Specialista in Scienza dell'Alimentazione
La sintesi dell'enzima per la digestione del lattosio (lo zucchero presente nel latte animale e nel formaggio) diminuisce non solo quando non vengono assunti per un determinato periodo di tempo cibi che lo contengono, ma anche ed ancor più, fisiologicamente in tutti gli individui adulti. Questo a dimostrazione che il latte sia un alimento specifico ed utile solo finchè non sia stato completato lo svezzamento e che i formaggi non siano indispensabili. E' anche vero che una graduale reintroduzione di latte e derivati porta a sintetizzare nuovamente, ma in maniera non completa la lattasi, enzima inducibile.
Per quanto riguarda i legumi il problema relativo alla loro tolleranza non è dovuto alla carenza di enzimi specifici, ma alla presenza di una flora batterica intestinale non abituata a digerirli; nei carnivori i batteri colici sono di tipo putrefattivo mentre per una buona digestione delle fibre presenti nei legumi servono batteri di tipo fermentativo.
In merito alla carne in realtà non c'è evidenza della perdita di enzimi digestivi e della loro carenza a seguito della non assunzione di cibi animali. Ciò che è evidente è che carne e derivati sono molto complessi da metabolizzare per la presenza di grandi quantità di grassi saturi, colesterolo e di proteine animali acide e, dopo un periodo di eliminazione completa dalla dieta, nel tornare a reintrodurli si nota subito la differenza in termini di senso di pesantezza ed aumento del tempo di digestione.
Un libro molto interessante ed utile da avere è IL GRANDE LIBRO DELL'ECODIETA di Carlo Guglielmo, edizioni mediterranee.
Non è un libro specificatamente vegetariano/vegano, ma spiega in modo magistrale il razionale biochimico-clinico del perchè i cibi animali non sono da preferire.