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Sono una donna di 35 anni e da questa primavera soffro di epigastralgie, che negli ultimi tempi sono aumentate e si attenuano solo dopo l'assunzione di cibo.

Sono stata sottoposta ad una EGDS che ha evidenziato una "risalita" della mucosa gastrica attraverso lo jato esofageo, ed una gastroduodenite con importante flogosi bulbare microerosiva. Ho iniziato la terapia con gli antiacidi ad effetto tampone e protettori della mucosa, sono in attesa della risposta per la ricerca dell'H. Pilori. Mi chiedo: e l'alimentazione? Conosco quelle che sono le regole igieniche generali, e per il cibo ci si regola da sé, evitando ciò che procura dolore. Potreste indicarmi quali sono i cibi con effetto antisecretivo ed effetto tampone? Inoltre, visto che si tratta di una gastroduodenite, è bene che il cibo resti a lungo nello stomaco, visto che quando si svuota ho nuove epigastralgie? Potreste indicarmi dei cibi mucillaginosi con effetto protettivo? Esistono cibi con effetto anti-HP? Possono essere l'aglio, il peperoncino, il limone, lo yogurt, i lattobacilli? [S.G.]


Risposta a cura del dr. DARIO GOLDIN, Nutrizionista e Gastroenterologo


Se la gastroduodenite è correlata all'infezione da HP, vista la presenza di erosione al bulbo duodenale potrebbe essere opportuno effettuarne l'eradicazione. Tutti i cibi che per essere digeriti necessitino di elevata secrezione acida peggiorano la sintomatologia: si tratta soprattutto dei grassi animali. Anche il latte inizialmente tampona ma poi provoca un rebound acido. Il peperoncino aumenta la secrezione di muco gastrico, ma data la presenza di soluzioni di continuo della mucosa nel Suo caso è controindicato.