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Una persona cara è affetta da una malattia rara denominata Atassia di Friedreich (FRDA). E' una malattia degenerativa che provoca difficoltà di deambulazione, perdita dell'equilibrio e patologie cardiache in seguito a elevata concentrazione mitocondriale di ferro (benché quella sierica sia nella norma). Lo stress ossidativo sembra giocare un ruolo chiave nella patogenesi di FRDA, sia che l'accumulo mitocondriale di ferro sia primitivo o secondario.
Mi chiedevo se una dieta vegetariana che preveda l'introduzione di ferro non-eme sia in grado di far diminuire la concentrazione di ferro a livello mitocondriale.
Inoltre, vorrei sapere quali alimenti sono particolarmente efficaci per ridurre lo stress ossidativo e l'accumulo di radicali liberi.
Infine, le chiedo se è a conoscenza di studi e protocolli (o professionisti) che, oltre a prevedere l'uso di farmaci (idebenone) prevedono una pianificazione dietetica mirata. [S.S.]
Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV
Studi sull'Atassia di Friedreich e dieta non mi pare ce ne siano, mentre ci sono studi su altre malattie degenerative, come Alzheimer e Parkinson, che vedono sempre nella loro patogenesi lo stress ossidativo. Gli studi dimostrano che un'abbondanza di antiossidanti con la dieta, in particolare vitamina E, risulta protettiva. Dimostrano anche che un eccesso di ferro dietetico e dei depositi, nella MdP, aumenta il rischio, così come in entrambe la malattie il rischio aumenta con i grassi della dieta.
Manca però la traslazione agli effetti protettivi di una dieta vegetariana, che possiamo però a buona ragione ipotizzare, dal momento che si tratta di una dieta ricca di antiossidanti, a limitato contenuto di grassi e che non aumenta in modo patologico i depositi di ferro dell'organismo.
Se qui di non abbiamo elementi sufficienti per raccomandare questo tipo di dieta nelle persone affette da malattie neurodegenerative, nulla osta però di consigliarle, dal momento che si tratta di una dieta che comunque esercita effetti protettivi anche per altre patologie ben più comuni.
La dieta dovrà quindi essere il più possibile a base di cibi vegetali integrali, senza aggiunta di sale, zuccheri e olio, con l'eccezione delle fonti di omega-3 vegetale come spiegato in https://www.vegpyramid.info