19 Gennaio 2008

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Vorrei chiedere un parere sui preparati di soia quali affettati, tofu, yogurt, nella dieta dei bambini molto piccoli (13 e 27 mesi). I miei figli sono quasi vegan (mangiano parmigiano). Il più piccolo è allattato al seno e mangia poco altro, sfortunatamente. Quando si alimenta con cibi solidi si tratta di minestre con cereali e legumi, pane e olio, cracker, biscotti, qualche seme o frutta secca, raramente frullati di frutta fresca (odia al frutta in tutte le sue forme trovando aspra anche la più dolce). Tutto in quantità ridottissime. L'altra figlia divora tutto, ama il cibo e gradisce queste preparazioni di soia che io cerco di non darle tutti i giorni (qualcosa deve pur mangiare), che non sia solo cereali legumi e verdura.

Ho letto articoli sulla soia un po' angoscianti, sono del vostro parere riguardo la potenziale falsità di molte affermazioni e lo scopo di fondo di mettere in crisi i vegetariani. Infatti io, trattandosi di bambini, ho reintrodotto lo yogurt di latte di vacca invece di quello soia. Sapete darmi qualche indicazione sulla frequenza con la quale posso somministrare questi prodotti. Il seitan posso somministrarlo più frequentemente? Con quello vado più tranquilla. C'è anche il problema che io fornisco al nido di mia figlia un secondo simile a quello degli altri, per quanto riguarda l'aspetto). Quando è possibile usare legumi (per polpette etc) li preferisco ad altre preparazioni ma con gli affettati e i formaggio non posso inventarmi niente con i legumi. Al figlio maschio cerco di dare meno soia possibile e di mangiarne in quantità millesimali dato che lo allatto, sempre in preparazioni, per i fitoestrogeni. Come legume lo evito perché ce ne sono molti altri. Esagero? [D.P.]


Risposta a cura della dott.ssa MICHELA DE PETRIS, Specialista in Scienza dell'Alimentazione

La soia è un legume come un altro e come tale deve essere usato. Il fatto che si presti molto bene alle preparazioni culinarie ne favorisce il consumo (come latte, yogurt, gelato, tofu, polpette, bistecche...) arrivando ad utilizzarla anche tutti i giorni.

Nella propria dieta settimanale va fatto ruotare insieme a tutti gli altri legumi: fagioli, ceci, piselli, azuki e mung (impropriamente detti soia rossa e verde), cicerchie, lenticchie, lupini, arachidi. Meglio consumare la soia come fagiolo intero abbinato ai cerali e limitare i derivati (latte, yogurt, tofu, crocchette...) a non più di un paio di volte alla settimana. Utilizzare il latte di soia tutte le mattine a colazione è un errore; meglio alternarlo con quello di riso, kamut, avena, mandorla, farro che hanno proprietà ben differenti fra loro.

Lo stesso per quanto riguarda lo yogurt: non sempre quello di soia (c'è anche quello di riso!) e non quello vaccino che non è indispensabile.

Le preparazioni di soia commerciali inoltre sono spesso molto elaborate, condite e salate.

Da sapere che la stragrande maggioranza di mangimi usati per animali da allevamento usano soia geneticamente modificata (anche gli allevamenti biologici!) senza obbligo di segnalazione.

Il seitan può essere un'alternativa ai secondi di legumi o ai preparati di soia, ma non va consumato più di 1-2 volte alla settimana perché è un concentrato di glutine che, nei soggetti predisposti, può indurre allo sviluppo della malattia celiaca.

Da poco sono presenti sul mercato nuovi prodotti a base di canapa (tofu, hamburger, sottilette...) che possono rappresentare una possibilità in più per variare le proprie scelte alimentari.

Si ricordi però che la cosa migliore è consumare cereali integrali e legumi a fagiolo (interi, passati, sfarinati...); i cibi meno sono manipolati e più sono salutari. Affettati, salsicce, crocchette industriali di seitan possono essere pratici, ma in genere sono molto elaborati.

Non demonizzi né soia, né seitan, ma li usi con moderazione all'interno di una dieta il più possibile varia e bilanciata, soprattutto per i suoi bimbi.