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Sono una ragazza di 23 anni, soffro fin da piccola di herpes, molto frequentemente, una e a volte anche due manifestazioni al mese che riguardano gran parte del viso, inoltre spesso accompagnate da lacerazioni alle pareti interne del naso ed afte all'interno della bocca. Il mio medico ritiene che siano collegate all'herpes o comunque ad un immunodeficienza.
Mio marito è vegetariano da circa un anno e da un mese ha deciso di seguire la dieta vegana, io vorrei seguire il suo esempio, però sono preoccupata perchè ho letto che le proteine del seitan, come quelle dei cereali e dei legumi sono carenti di lisina (che aiuta ad inibire il virus dell'herpes) mentre hanno un elevato contenuto di arginina (che da quanto ho capito aiuta l'herpes a manifestarsi).
Da circa un anno e mezzo ho tolto dalla mia dieta alimenti quali: ceci, lenticchie, frutta secca, cioccolato, miglio, tutto ciò che è fatto con farina integrale, semi di lino e di girasole, piselli, sesamo, grano saraceno, cocco.
Evitando molto severamente questi cibi ho notato un miglioramento, anche se non proprio completo.
Vorrei sapere se è possibile seguire una buona dieta vegana, altrettanto completa dal punto di vista nutrizionale, senza assumere questi prodotti; oppure se esistono integratori di lisina o altro da poter assumere per far fronte ad un eventuale carenza. [B.Z.]
Risposta a cura della dott.ssa MICHELA TREVISAN, Biologa Nutrizionista
E' vero che la la lisina contrasta la moltiplicazione dell'herpes, e si trova in commercio come integratore, anche perchè in questi casi i dosaggi efficaci sono difficilmente raggiungibili con la dieta.
Per quanto riguarda la dieta vegana, mi sembra adeguata, poichè le manifestazioni derivano da un equilibrio herpes/ospite, e perciò dormire almeno 8 ore a notte e assumere una dieta molto ricca di antiossidanti rinforzando il sistema immunitario, aiuta a tenere a bada l'herpes, mentre l'alimentazione carnea spesso altera la flora batterica intestinale e di conseguenza abbassa le difese immunitarie.
A mio parere sarebbe anche da verificare l'eventuale presenza di intollerane alimentari, che potrebbero favorire le ricomparse.