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Avrei 4 domande da porre:
1. Cosa ci deve essere scritto nell'etichetta degli ingredienti del pane integrale o ai cereali affinchè sia considerato di buona qualità?
2. Il pane fresco si può acquistare in quantitativi maggiori all'uso quotidiano e congelarlo? Se no, quanto si conseva un filoncino di pane integrale da 250 gr.? Lo si può conservare in un sacchetto di carta messo dentro una borsina di nylon?
3. Come ci si deve orientare per l'acquisto del sale da cucina, grosso e fino per avere meno sodio e più iodio. Cosa deve indicare l'etichetta?
4. Ho letto nelle vostre indicazioni alimentari che bisogna macinare i semi di lino e quelli di sesamo con un macinacaffè: al momento dell'acquisto mi sono accorta che la lama è fatta per grossi quantitativi rispetto a ciò che userei io da sola.quelli manuali non si trovano più in vendita. Per lo stesso uso potrei utilizzare un macinapepe? [M.B.]
Risposta a cura di ORESTE MAESTRONI, Responsabile Settore Qualità Alimentare Biologica di SSNV
1. Un buon pane integrale deve prima di tutto avere la certificazione di provenienza da agricoltura biologica perchè nell'agricoltura convenzionale il chicco integrale è particolarmente esposto a sostanze chimiche utilizzate per la crescita della pianta. Il pane integrale bio è facilmente trovabile in tutti i negozi specializzati del settore. Altra indicazione importante è la lievitazione naturale realizzata senza l'utilizzo di lievito di birra aggiunto ma con pasta madre anche detta pasta acida.
Le diciture che potete trovare sulle etichette per riconoscere una buona lievitazione sono:
"Lievito da pasta madre" oppure "Lievito naturale (farina di cereale, acqua, lievito)" oppure "Lievitazione a pasta acida". La solo dicitura "Lievitazione naturale" non seguita dagli ingredienti è segno inconfondibile di utilizzo aggiunto di lievito di birra. Se poi il pane è cotto a forno a legna meglio ancora.
2. Il pane a pasta madre è una pagnotta non più piccola di 500 gr.
Si può conservare a temperatura ambiente, avvolto in un panno di cotone, da 6 a 10 gg., dipende dal caldo e dall'umidità. In estate, tenendolo sempre avvolto in un panno, è meglio conservarlo in frigorifero.
3. Un buon sale da cucina non deve aver subito trattamenti di lavaggio industriale:
La raccolta a mano e l'essicatura al sole indicati sulla confezione sono già segno di qualità.
Normalmente questi sali riportano anche la dicitura di iodio I = 0.02 mg/Kg oppure Iodio = 20 ppm Anche questo prodotto è facilmente reperibile nei negozi di alimentazione biologica.
Attenzione, una normativa legislativa obbliga i negozi di alimentari, quindi anche quelli biologici, a tenere in vendita anche sale con aggiunta di Iodio, si riconosce per la dicitura "Sale Iodato". Quest'ultimo prodotto è realizzato per fornire un maggior apporto di Iodio, perché si tratta di un minerale che risulta carente nella popolazione generale.
4. Consiglierei comunque di acquistare un piccolo macinino per semi o caffè facilmente reperibile presso i supermercati, e macinare la quantità al bisogno; il macina pepe è troppo piccolo e le quantità preparate risulteranno nel tempo inferiori alle proprie esigenze.