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1. L'attivazione della vitamina D avviene tramite esposizione alla luce solare senza utilizo di filtri solari (immagino per azione dei raggi UV); ma un'esposizione di questo genere non è pericolosa essendo i raggi UV un agente cancerogeno diretto?
2. Io consumo ogni mattina una tazza di Soiadrink Valsoia addizionato di Vitamina D: tale fonte è affiabile?
3. Un'altra domanda: la mia fidanzata, seguendo il consiglio di un sedicente medico naturopata ad un corso di trekking seguito anni fa, durante i mesi invernali assume quotidianamente un cucchiaino di acido ascorbico sciolto in acqua o altra bevanda: io trovo tale abitudine controproducente, Lei cosa ne pensa? [C.S.]
Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV
1. Dipende dalla quantità, naturalmente. Il fatto che la vitamina D sia per tutti scarsamente disponibile dal cibo, al punto che le persone anziane e quelle rinchiuse in casa sviluppano la carenza, rende chiaro che per l'uomo la fonte naturale di vitamina D è la luce solare.
2. Da studi fatti in America, la quantità di vitamina D presente nel latte non corrispode a quella dichiarata in etichetta. Non ci sono studi in Italia.
3. Anch'io: la vitamina C è naturalmente presente in abbondanza nei cibi vegetali e da lì va assunta.