09 Aprile 2007

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Da tempo abbiamo, in famiglia, l'abitudine di consumare semi: di lino, per l'intestino, di girasole e di sesamo tostati perchè buoni.

Solo tostati, non passati nel mortaio o frullati. Per esempio, a colazione, diversi cucchiaini di sesamo tostato, col pane.

Ho però sempre pensato che le sostanze nutrienti, i sali minerali, il calcio del sesamo, ad esempio, sarebbero stati assorbiti nel corso della digestione. Un amico invece mi faceva notare che solo l'apparato degli uccelli consente questo e che noi umani non riusciamo ad utilizzare le proprietà nutrizionali dei semi se questi non vengono schiacciati, aperti. Come stanno le cose? [C.B.]


Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV

Le cose stanno proprio così, la cuticola è troppo "dura" per i nostri succhi digestivi e gran parte dei semi viene eliminata "indenne" con le feci se non vengono triturati.

Infatti, nei consigli relativi all'utilizzo dei semi di lino, sul sito di SSNV e su quello di VegPyramid è indicato che i semi vanno macinati. Allo stesso modo, i semi di sesamo vanno pestati (il tradizionale "gomasio" è realizzato così), mentre i semi come quelli di girasole, essendo più grandi e non avendo un rivestimento "duro" possono essere triturati coi denti durante la masticazione.