17 Marzo 2007

[1571]

Ho 43 anni, e due anni fa, in seguito ad una visita ginecologica, mi sono stati diagnosticati multipli noduli di mioma all'utero, il più grande dei quali è di quasi 5cm di diametro.

Il ginecologo mi ha detto che non ci sono cure e che dobbiamo solo aspettare che la patologia diventi sintomatica per procedere all'isterectomia.

Di mia iniziativa mi sono rivolta ad un omeopata che mi ha prescritto una dieta e dei rimedi e ho constatato che i fibromi sono cresciuti pochissimo durante il periodo della dieta, però, la stessa mi lascia un tantino perplessa...

Chiedo cortesemente a voi: qual è il tipo di dieta indicata per la mia patologia? Quali gli alimenti da evitare? Inoltre, il digiuno terapeutico seguito da un professionista potrebbe essere d'aiuto nel mio caso?

Ho sentito di donne che hanno evitato l'isterectomia grazie a questa pratica. [R.F.]


Risposta a cura della dott.ssa MICHELA TREVISAN, Biologa Nutrizionista

La dieta influenza sicuramente lo sviluppo e la crescita dei fibromi e di alcune tipologie di cisti ovariche.

A parte intolleranze personali, gli alimenti più dannosi sono considerati lo zucchero, le carni, soprattutto rosse e la carne di maiale, alimenti confezionati che contengono grassi vegetali o animali, formaggi, i grassi cotti, i fritti; sono invece di aiuto frutta e verdura di stagione anche sotto forma di succhi, cereali in chicco semi o integrali, legumi.

Il digiuno sicuramente potrebbe essere d'aiuto, anche eseguito ciclicamente.