25 Febbraio 2007

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Sono un uomo di 40 anni, vegetariano, quasi vegano, e scrivo per chiedere un parere in merito ad un calcolo biliare di 14 mm dal quale sono afflitto probabilmente da parecchio tempo, visto che soffro di emicranie con frequenza bisettimanale ed a volte quotidiana.

La presenza del calcolo nella cistifellea è stata scoperta lo scorso autunno e l'operatore allora mi disse che in questo caso la nuova prassi prevede l'operazione in laparoscopia con asportazione definitiva della vescica biliare.

Ora leggendo il rapporto vedo che il calcolo misura 14 mm ed il coledoco soltanto 5mm. In effetti avevo pensato di tentare di dissolvere il calcolo con l'ausilio di metodi naturali o eventualmente attraverso l'utilizzo di sali biliari di sintesi, anche se so che ci vogliono mesi ed i risultati non sempre sono garantiti.

Il fatto è che due giorni fa dopo la deglutizione di alcune tisane di tarassaco, bardana, menta, anemone epatica (le quali hanno tutte più o meno proprietà colagoghe), e soprattutto in assenza di cibo (visto che avevo deciso di digiunare) mi si è scatenata una tremenda colica addominale con interessamento del pancreas, visti gli evidenti dolori.

Ora sono nel dubbio, visto che i dolori si sono attenuati ma persistono comunque, che il calcolo si sia insinuato in qualche modo nel coledoco. Forse in tal caso dovrei avere febbre e sintomi peggiori, ma non si sa mai...

Mi piacerebbe sapere come mai se siamo dotati di una vescica biliare, ce la dovremmo far strappare a tutti i costi? Non ha forse la sua importanza nel ruolo digestivo dell'organismo essendo adibita allo stoccaggio della bile? Ed inoltre, una volta assente, dove viene stoccata la bile secreta dal fegato? [M.E.]


Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV

Le sconsiglio vivamente, con un calcolo unico di quelle dimensioni, di assumere sostanze che favoriscono la contrazione della colecisti. Se il calcolo si incunea nel coledoco, rischia grosso, oltre alla colica biliare può fare una pancreatite acuta.

I calcoli biliari dipendono dalla percentuale di colesterolo, fosfolipidi e sali biliari della bile. In certe condizioni il colesterolo non riesce a restare insoluzione e precipita. Per questo le consiglio di ricorrere, se vuole cercare di scioglierlo -cosa non impossibile- a preparati chimici, che sono fatti in modo di regolarizzare il rapporto tra i diversi compnenti della bile e permettere la solubilizzazione del colesterolo.

Se questo non funzionasse, può tirare avanti così senza stimolare la colecisti, oppure ricorrere alla chirurgia. Se diventa vegano questo la potrebbe aiutare. Senza la cistifellea la digestione non è più la stessa...