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Premetto che non riesco ancora ad essere vegetariana in quanto sono purtroppo ipocondriaca e preoccupata per eventuali carenze alimentari (anche se mi sono ampiamente documentata sul vostro sito), ma vorrei col tempo diventarlo per motivi etici.
In 2 anni ho però quasi azzerato il consumo di carne e non mangio più salumi, non riesco ancora a rinunciare al pesce che consumo circa 3 volte a settimana, uova 1 alla settimana, formaggio 2 volte a settimana più poco grana sulla pasta.
Ho incrementato l'uso di pane pasta e cereali integrali, di legumi secchi e/o freschi e di frutta e verdura in genere compresa la frutta secca, quotidianamente consumo 150 gr di latte di soia a colazione più quello per eventuali dolci casalinghi, saltuariamente yogurt di soia e seitan, circa una volta a settimana tofu, raramente tempeh.
Ho 45 anni, in salute anche se da sempre sotto peso (da giovane ero sui 47 chili in media per 162 cm di altezza, negli ultimi anni sono di media 45 chili o poco più), i controlli ematici completi che eseguo regolarmente sono sempre a posto (ultimi 1 anno fa), ho però due quesiti da porvi.
1) Da anni ho una microematuria isolata sempre monitorata nel tempo a cui da un paio di anni si è associata una leggera perdita di proteine soprattutto durante il giorno, la notte sono praticamente normali. Ovviamente sono seguita da un nefrologo che dopo avermi fatto fare tutte le indagini del caso per ora non mi sa dare una causa (forse la magrezza e la mia iperattività quotidiana potrebbero facilitare questo disturbo). Vi chiedo se la diminuzione di proteine animali a favore di quelle vegetali mi può essere di giovamento alle reni per il futuro e se invece l'uso di più prodotti integrali quindi con più sali minerali (in particolare fosforo) invece mi potrà creare dei problemi.
2) In una normale visita di controllo del cavo orale ieri mi hanno trovato un nodulo alla tiroide che sarà da indagare nei prossimi mesi. Nella stessa visita effettuata 2 anni prima era tutto normale.
In attesa di fare l'ecografia e gli esami ematici specifici giacchè sono un'ansiosa, vi chiedo se proprio il cambiamento effettuato nella mia alimentazione gli ultimi 2 anni può avere influenzato la comparsa di questo nodulo, mi riferisco in particolare alla soia. Posso continuare tranquillamente ad usare latte, tofu e saltuariamente tempeh o ci sono controindicazioni? La ginecologa tra l'altro lo scorso anno mi aveva confortata nell'utilizzo della soia essendo negli anni prima della menopausa. Ora questo problema della tiroide mi preoccupa. [S.M.]
Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV
Per quanto riguarda la microematuria, se è di origine renale una dieta a base vegetale è sicuramente più idonea per proteggere il rene rispetto a una dieta che includa le proteine animali.
Per qunato riguarda il nodulo, invece, credo sia impossibile rispondere: l'incidenza di questi noduli, soprattutto nel nord-italia, e soprattutto dopo cernobyl, è estremamente frequente nella popolazione.
La presenza di gozzigeni nei cibi vegetali si è visto che non dà conseguenze se la dieta incude sufficienti quantità di jodio. La quantità di jodio necessaria è facilissimamente recuperabile dal sale jodato.