25 Febbraio 2007

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Vorrei avere delle informazioni relative alla Graviola e all'alga spirulina e di quant'altro possa servire per fronteggiare il tumore al polmone e la presenza di elevate attività metaboliche al fegato e al sistema linfatico toracico. [M.G.]


Risposta a cura della dott.ssa MICHELA DE PETRIS, Specialista in Scienza dell'Alimentazione

Sulla spirulina sono stati condotti diversi studi clinici e la letteratura scientifica conferma le sue proprietà antineoplastiche.

In particolare un suo componente, il calcio spirulano (Ca-SP), sembra in grado di inibire l'invasione tissutale delle cellule metastatiche di melanoma, carcinoma del colon, fibrosarcoma e tumore polmonare.

Per quanto riguarda la graviola, purtroppo non esiste lettereratura scientifica accreditata.

Qui di seguito sono riportati gli studi più importanti che dimostrano l'utilità della pianta, ma ad ora non esistono dati sicuri.

La graviola è un piccolo albero sempreverde nativo delle aree tropicali del Sud e Nord America. Produce un grande frutto commestibile a forma di cuore, giallo-verde e bianco, leggermente aspro, chiamato Guanabana o Cherimoya Brasiliano.

Il primo studio sulla Graviola è stato condotto nel 1976 da parte del National Cancer Institute (USA); foglie e stelo hanno mostrato spiccata attività citotossica contro le cellule neoplastiche grazie ad gruppo di composti chiamati annonacee acetogenine.

Uno studio più recente, realizzato agli inizi del 2001 dalla Catholic University of South Corea, ha rivelato che alcune molecole estratte dai suoi semi sono in grado di esercitare una "citotossicità selettiva comparabile all'Adramycin" (farmaco comunemente usato nella chemioterapia) per le cellule del cancro al colon e al seno.

I ricercatori della Purdue University hanno riscontrato che gli estratti delle foglie di graviola sono particolarmente efficaci nella terapia del cancro alla prostata, al polmone e al pancreas.

Tutti gli studi finora condotti fanno certamente ben sperare sull'efficacia e sulla possibilità di utilizzo della graviola; ad oggi purtroppo non vi sono dati scientifici certi ed accreditati che ne consiglino l'impiego in sostituzione o in affiancamento alle terapie convenzionali.