31 Gennaio 2007

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La commessa del negozio di alimenti biologici dove abitualmente faccio la spesa, vegana da parecchi anni, mi diceva di esser riuscita ad allevare i suoi due figliuoli, di 8 e 14 anni, alla maniera vegana, con una sola eccezione: le uova.

Lei infatti sostiene che il consumo di qualche uovo alla settimana costituisce il rimedio meno "doloroso" possibile, ma comunque necessario, contro il rischio di carenza di vitamina B12 da parte di bambini o ragazzi, che sarebbero, secondo informazioni in suo possesso, particolarmente esposti a problemi di carenza.

La cosa mi è parsa strana, visto che gli integratori sono perfettamente in grado di offrire un'ottima copertura del fabbisogno di B12. Almeno nel caso di persone adulte. Non è così anche per i bambini? E in tutti i casi come ci si deve comportare con questi soggetti per la vitamina B12?. [F.P.]


Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV

Poche uova non sono sufficienti a ricoprire il fabbisogno di vitamina B12, nemmeno nel bambino. Anche per i bimbi valgono gli stessi consigli degli adulti, cioè di utilizzare solo fonti affidabili di B12 (a partire quindi da integratori dalla posologia nota).