11 Novembre 2006

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In una dieta vegan è consigliato il consumo di un'acqua con molto calcio, come ad esempio la Sangemini.

E' possibile bere da 1 a 2 litri al giorno di una di queste acque nonostante abbiano tutte un residuo fisso elevato (circa 900-1200 mg/litro)? Invece di essere utili, non causano un sovraccarico dei reni?

Mi è venuto il dubbio perchè, ho letto di studi in cui è dimostrato l'effetto benefico di acque con molto calcio nei pazienti con calcolosi renale; se perfino in pazienti con problemi renali, queste acque, nonostante un residuo fisso elevato, hanno un effetto benefico, non penso siano nocive per i reni o per altri organi; oppure mi sto sbagliando?

Il calcio contenuto in queste acque (ad es Sangemini) non è lo stesso contenuto negli altri alimenti come i latticini? Se è lo stesso, non dovrebbe essere assorbito dall'organismo senza sovraccaricare i reni?

Alcuni nutrizionisti sostengono che queste acque con molto calcio devono essere considerate come integratori, che però hanno lo svantaggio di non essere integratori specifici perchè contengono altri sali minerali che potrebbero alterare l'equilibrio degli stessi sali già introdotti nel nostro organismo con la dieta. [S.]


Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV

Le acque ricche di calcio, che contribuiscono al contenuto di calcio dell'organismo, sovraccaricno i reni solo se l'organismo è costretto ad eliminare calcio per eliminare scorie acide (es. scarti del metabolismo delle proteine animali). Il rene sarebbe comunque sovraccaricato, anche senza bere queste acque, ma il calcio necessario sarebbe invece ricavato dall'osso, che si demineralizzarebbe più rapidamente. Il calcio dall'acqua minerale è prontamente assorbibile, meglio che dal latte.