28 Ottobre 2006

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Sono incinta all'inizio del quarto mese, sono vegetariana e sono portatrice sana di talassemia.

Sto bene e sono sempre stata benissimo, sono in forze e non ho particolari sintomi.

La ginecologa insiste già da un mese perchè io assuma del ferro, ma da informazioni precedenti e da ricerche in Internet so che potrebbe causarmi siderosi, visto che ho dei problemi ad assimilarlo. L'emoglobina è a 10,6, ma del resto non è stata mai molto oltre gli 11.

Io sono reticente, le ho fatto presenti i miei dubbi ma lei insiste. Le ho proposto di aumentare l'acido folico (ora prendo 800 mcg al giorno) e sto anche prendendo 4 gr. di spirulina al giorno. Il ferro prescrittomi non lo sto prendendo, mi riservo di pensarci magari negli ultimo tre mesi. Faccio male?

Sto anche assumendo come integrazione (oltre a acido folico e spirulina) su suggerimento del naturopata: vitamina c 1gr al giorno zinco 30mg al giorno EFA complex Pegaso (... anche se contiene olio di pesce) Non tutti i giorni, magnesio e B6.


Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV

Credo faccia bene, tuttavia sarebbe saggio controllare la ferritina, che assieme ai livelli di emoglobina e ferro andrebbe sempre tenuta sotto controllo, oltre alla B12 e all'acido folico. Questi esami vanno controllati in tutte le gravide. La sua anemia è un'anemia emolitica, la siderosi è il risultato non di problemi di assimilazione (allora avrebbe una carenza di ferro), ma dal fatto che il ferro che si libera (in eccesso, trattandosi di un ricambio molto elevato) dai globuli rossi emolizzati viene depositato nei tessuti.

Eviti per favore l'assunzione indiscriminata di supplementi, che potrebbe essere controproducente: assuma regolarmente 2 cucchiaini di olio di lino (anche l'olio di pesce che sta assumendo contiene gli stessi omega 3, ma tenga presente che può contenere sostanze tossiche), lasci perdere le altre vitamine che può assumere tranquillamente da frutta e legumi. Non ecceda con lo zinco, la dose in gravidanza è di 7 mg al dì, che raddoppia in allattamento.