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Sono una donna 51enne che soffre di problemi di tiroide.
Alcuni anni fa mi si è formato un nodulo, che poi mi è stato aspirato. Per tre anni mi è stato somministrato il farmaco Eutirox. Ora vorrei passare ad un alimentazione vegana, ma temo carenze di iodio. Ho letto sul vostro sito che questo può essere integrato attraverso sale iodato, ma io soffro di ritenzione idrica e quindi posso assumerne in minima quantità, o attraverso il consumo di alghe. Il mio quesito è: per un caso come il mio quali alghe? Quante alghe? [I.B.]
Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV
Premesso che lo jodio va integrato in assenza di noduli iperfunzionanti, come sembrerebbe per lei, la quantità di sale iodato è di 1 cucchiaino al giorno, quindi una dose relativamente bassa e meno di quanto comunemente utilizzato (tenga conto che i cibi vegetali sono poveri di sodio, e che la loro ricchezza di potassio contrasta la ritenzione idrica).
Per le alghe invece non siamo in grado di darle istruzioni rigide, in quanto non esistono tabelle nutrizionali sulle alghe. l'Alga Kombu è particolarmente ricca di jodio, però il mio consiglio è di variare anche il tipo di alghe, consumando almeno 1/2 cucchiaino di alga macinata tutti i giorni. Sarà poi il dosaggio degli ormoni tiroidei nel sangue a dirle se sta facendo la cosa giusta per la sua tiroide, cosa che si fa comunemente anche quando si somministra l'Eutirox.