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Vorrei cortesemente che mi aiutaste a fare un po' di chiarezza sui sali minerali presenti nell'acqua di rubinetto (residuo fisso) perchè ho letto molte versioni contrastanti.
Infatti alcuni sostengono che sono necessari quale apporto giornaliero, altri che non essendo di origine organica non vengono assimilati e pertanto sovraccaricano il lavoro dei reni e consigliano di bere quelle con un valore al di sotto di 30 mg/l già in commercio o di installare un depuratore a osmosi inversa. Ovviamente non ho particolari problemi di salute e, in quanto vegana mangio molta frutta e verdura. [L.A.]
Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV
Dipende dai sali: alcuni minerali sono utili, come il calcio, il fluoro, il magnesio, ecc, altri come il cloro sono aggiunti dal processo di sterilizzazione dell'acqua potabile. Poi ci sono i nitrati/nitriti, il cui limite è fissato al di sotto del livello di sicurezza. Inoltre la quantità di sali è quella che determina la durezza dell'acqua e quindi il suo gusto, e cambia da fonte a fonte. In generale, le acque minerali calciche sono utili, soprattutto nei vegani, per aiutare a soddisfare le richieste di calcio. L'acqua di rubinetto contiene in media 100 mg di calcio al litro. Le acque oligominerali, come tutte le acque in bottiglia, hanno un grosso impatto ambientale, legato alla produzione e trasporto del prodotto, quindi in quest'ottica non sono consigliabili.