2 Febbraio 2006

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Ho 28 anni e sono vegetariana da 7, una scelta che ho compiuto per sensibilità animalista.

Mi oriento ora verso una scelta vegan per essere più coerente verso gli animali ed anche per gli indubbi benefici per la salute che ne derivano. Mi sono infatti resa conto che, pur essendo vegan, il mio tasso di colesterolo, nelle ultime analisi di 6 mesi fa, è di 162 e comunque in passato, tipo lo scorso anno avevo anche 180. Questo perchè, pur essendo magrissima e mangiando molto poco, evidentemente ho mangiato in passato troppo formaggio.
Vorrei chiedere se questo eccesso di grasso potrebbe essere relazionato alla comparsa di cisti. Infatti ne ho una di 0,8 cm al seno che tengo sotto controllo, avendo avuto mia nonna morta proprio per questa patologia. Inoltre, lo scorso anno mi è stata trovata una cisti ovarica di 2,25 cm sull'ovaia sinistra. Ho controllato il markers CA125 che ha dato risultati negativi anche se, come ho letto, non è comunque una diagnosi di sicura benignità.
A controlli regolari sembrava sempre mantenersi su questa dimensione, anche in diversi periodi del ciclo. Dopo una visita di routine ieri, ho invece scoperto che è aumentata di volume, ora misura 2,9 cm. La cosa mi ha preoccupata, anche perchè spesso ho un leggero dolore addominale a sinistra. Il ginecologo mi ha detto di stare tranquilla e mi ha detto di ricontrollarla fra 1 anno (!). Dice che andrà tolta se diventerà molto grande ma che per adesso va bene così perchè la crescita è stata minima.
Mi ha proposto nuovamente di prendere la pillola contraccettiva anche se questa cisti non ha l'aria di essere di tipo funzionale. Io ho rifiutato poichè ho avuto un'esperienza molto negativa in merito. Provai infatti ad assumerla lo scorso anno sempre per questo problema di cisti ovarica stando malissimo. Sentivo dei dolori fortissimi alle gambe ma così forti da impedirmi di fare una vita normale. Inoltre, una sensazione di malessere generale. Temendo una trombosi ed essendo già di mio molto contraria alle medicine, ho interrotto questa terapia dopo 5 giorni (d'inferno).
Volevo sapere se posso fare qualcosa per ridimensionare questa cisti e se un'alimentazione strettamente vegetale potrebbe aiutarmi a fare rimpicciolire così da evitare un intervento chirurgico, che la medicina moderna prospetta sempre come unica soluzione ai problemi. Volevo inoltre sapere se cisti ed una dieta troppo ricca di grassi sono connesse, se la mia dieta passata possa avermi in qualche modo predisposto a queste formazioni. [B.B.]


Risposta a cura del dott. ROBERTO FRAIOLI, Ginecologo

La dieta è molto importante per poter tenere sotto controllo il colesterolo e i trigliceridi, ma ricorda che esistono anche le dislipidemie e le ipercolesterolemie familiari legate a fattori genetici su cui la dieta è ininfluente.

Indaga se nella tua famiglia esiste questa condizione.

Tieni comunque presente che i tassi di colesterolo che tu ci segnali sono ampiamente entro i limiti di normalità.

Per quanto riguarda la cisti ovarica che tu riferisci concordo con il parere del tuo ginecologo.

Se si tratta di una cisti funzionale (come è molto probabile) la terapia più efficace è l'assunzione di estroprogestinici per via orale o sotto forma di cerotti o di anello vaginale a dismissione continua.

Il tuo timore di trombosi può essere risolto con le seguenti indagini: PT , PTT, Antitrombina III, Proteina C, Proteina S, Fattore V di Leiden.

Non ci sono evidenze scientifiche che ci portino a ritenere che la dieta possa risultare decisiva nel curare cisti ovariche.

Scarse sono le evidenze scientifiche che sostengano terapie alternative agli estroprogestinici, come ad esempio l'uso di Agnocasto. Ti consiglio pertanto di consultare ulteriormente il tuo ginecologo curante.