Vorrei avere informazioni mediche circa i danni che un'alimentazione comprensiva di carne comporta sul corretto funzionamento del nostro organismo e, se possibile, una bibliografia in merito a ciò. [E.B.]


Risposta a cura della dr. LUCIANA BARONI, Neurologo, Geriatra, Presidente di SSNV

L'alimentazione a base di carne ed altri prodotti di origine animale è correlata con una serie di malattie, per lo più di tipo cronico, tumori compresi, mentre l'alimentazione vegetariana, tanto più è ricca di cibi di origine vegetale e variata, appare invece protettiva a questo riguardo.

Questa protezione è in parte imputabile all'eliminazione dalla dieta di alimenti nocivi, parte invece è correlabile alle proprietà veicolate dai cibi vegetali stessi: cioè mangiare cibi animali ED ANCHE adeguate quantità di cibi vegetali, ammesso fosse possibile, è meno vantaggioso per la salute rispetto all'eliminazione dalla dieta dei cibi animali, e la loro sostituzione, in termini quantitativi e qualitativi, con alimenti vegetali.

Parlo di cibi animali perchè anche formaggi ed uova, non solo carne e pesce, fanno introdurre elevate quantità di grassi, in particolare grassi saturi e Colesterolo, e proteine animali.

Mentre forse, riguardo ai grassi animali, sa già che predispongono all'arteriosclerosi ed alle sue complicanze (infarto, ictus), forse non sa che predispongono ai tipi di tumore più diffusi, esempio prostata e mammella, ma anche da recenti studi, alla demenza.

Per le proteine animali va detto che, oltre al fatto che la loro assunzione IMPLICA ANCHE l'assunzione dei grassi soprammenzionati, esse per sè sembrano favorire la secrezione di fattori di crescita endogeni della famiglia dell'Insulina, che sono cancerogeni, ed inoltre favoriscono la demineralizzazione dello scheletro, in quanto, essendo acide, necessitano di essere tamponate nelle urine con Calcio, appunto, che così viene perduto dall'organismo.

La cottura della carne, poi, genera composti pure cancerogeni, denominati amine eterocicliche.

Visto che il nostro stomaco ha una capienza limitata, la somma "cibi animali+cibi vegetali" contenibili dallo stomaco è fissa, quindi variazioni di un addendo costringono a variazioni contrarie dell'altro. Limitare l'introduzione di cibi animali permette quindi di esaltare l'introduzione di cibi di origine vegetale, con i vantaggi per la salute attribuibili a questi ultimi.

Le fibre insolubili aumentano il volume del cibo introdotto senza aumentare l'apporto calorico (prevenendo quindi obesità e diabete), ed aumentando la massa fecale hanno azione preventiva nei confronti del k intestinale.

Le fibre solubili agiscono invece come delle spugne ed assorbono gli acidi biliari (potenzialmente cancerogeni), zuccheri e lipidi, permettendo di ridurne l'assorbimento ed eliminandoli dall'intestino con le feci in maggior quantità.

Le proteine vegetali, in particolare quelle della soia, sono in grado di ridurre i livelli di Colesterolo e favoriscono la secrezione di Glucagone, riducendo quella di Insulina che è un ormone che, oltre ad aumentare i depositi di tessuto adiposo dell'organismo, avrebbe degli effetti di crescita sulle cellule in senso cancerogeno.

I vegetali sono inoltre ricchi di vitamine, (con esclusione della sola Vitamina B12, assente nel mondo vegetale, che quindi dovrà essere supplementata con integratori), ed altre sostanze con effetto antiossidante.

L'esposizione dell'organismo a prodotti di ossidazione che derivano dalle reazioni chimiche che coinvolgono l'ossigeno e generano specie reattive dell'ossigeno (i cosiddetti radicali liberi), pare sia responsabile di molte malattie croniche e dello stesso processo di invecchiamento.

I vegetali contengono inoltre grassi poli e monoinsaturi, che sono benefici perchè non aumentano i livelli di Colesterolo, sono anti-trombogeni e non appaiono correlati al rischio di tumore.

Finisco dicendo che recentemente sono state individuate 2 importanti sostanze di origine vegetale, il Lycopene (un composto della famiglia dei carotenoidi che appare protettivo nei confronti di molti tumori, soprattutto quello prostatico) ed i Fitoestrogeni (sostanze ad azione simil-estrogenica che però avrebbero solo gli effetti positivi degli estrogeni e non quelli negativi, proteggendo dal rischio di tumore al seno ma anche altri tumori, in quanto dotati anche di proprietà antiossidanti).

Una dieta il più possibile basata su alimenti vegetali permette di mantenere il corretto rapporto tra carboidrati-proteine-grassi ai fini del fabbisogno calorico totale, evitando soprattutto di eccedere nell'introduzione dei grassi, alimenti in assoluto più nocivi, soprattutto se di origine animale.

Per quanto riguarda le fonti bibliografiche, nella sezione apposita dedicata alla bibliografia (veda Scelta di articoli dalla letteratura medica) può inserire nel motore di ricerca i termini di Suo interesse. Tenga presente che a brevissimo (spero entro fine mese) tale sezione verrà aggiornata e quindi diventerà molto più ricca.