Sono un ragazzo di 23 anni, studente, volevo porvi due domande:

Ho un deficit totale di attività enzimatica di G6PDH. Oltre a non poter assolutamente ingerire fave, da quali altri alimenti nell'ambito di una nutrizione vegetariana dovrei astenermi? In particolare non mi è mai stato rivelato di preciso quanto danno potrei avere dall'assunzione di fagioli, piselli e lenticchie, che al momento mangio saltuariamente e in moderate quantità.

Sono affetto da colite ulcerosa da più di due anni. Quali consigli alimentari potreste darmi nell'ambito di una dieta vegetariana per non accentuare l'infiammazione del mio intestino crasso, assumendo però una quantità di elementi nutritivi sufficienti, e tenendo conto del suddetto problema di favismo? [C.R.]


Risposta a cura del dr. DARIO GOLDIN, Nutrizionista e Gastroenterologo

L'anomalia da deficit di Glucosio-6-Fosfato-deidrogenasi, che provoca anemia emolitica in seguito all'esposizione a determinati agenti, esiste in molte varianti e va determinato con appositi test quali siano le sostanze da evitare (nella Sua città può provare a rivolgresi alla Clinica Pediatrica dell'Università).

Dando per certo che nel Suo caso le sostanze da evitare siano le Fave (sia per ingestione di fave ma anche per inalazione di pollini dei fiori di fava stessi), nulla osta al consumo di altri legumi, per quanto riguarda il problema dell'anemia emolitica.

Per quanto riguarda il Suo secondo problema, invece, la Colite Ulcerativa è una malattia cronica che necessita di uno schema dieteico ricco di carboidrati complessi e povero-assente di Proteine animali, oltre ad un apporto corretto di acidi grassi mono-polinsaturi (olio di oliva, olio di semi di lino).

Quando la malattia è in remissione, può assumere tranquillamente i legumi, che invece andranno evitati quando la malattia sia in fase attiva. In questi brevi periodi può ottenere le Proteine necessarie dai cereali.