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Ho 49 anni e sono in premenopausa.
Ho le mestruazioni 4 o 5 volte l'anno. Sono vegan e, finora, non ho nessuno dei sintomi caratteristici di questo periodo, tranne forse uno. Sono molto ingrassata in poco tempo, ho preso circa 15 chili pur avendo un'alimentazione che a volte mi sembra sotto la soglia della sopravvivenza. Una tazza di cereali al mattino e una banana a cena, oltre a diversi tazzoni di tè lungo l'arco della giornata. A volte ancora meno: al mattino mi basta una tazza di tè. È più di un anno, forse quasi due, che mi alimento in questo modo. Non lo faccio per dimagrire, ma è sopraggiunta una depressione, per cause esterne, che mi ha tolto completamente l'appetito. Ora sono circa sei mesi che quasi non riesco ad uscire di casa. Non prendo niente per la depressione. Usavo lo Zoloft, tempo fa, che lungo andare mi aveva risvegliato un certo appetito e quindi qualche chilo in più, oltre a farmi sentire meglio. Ora non ce la faccio neanche a prendere la decisione di andare da uno psichiatra. A parte questo, ho notato che, anche se per un periodo molto breve di tempo, una settimana o due, mangio un po' di più: una fetta di pizza al posto della banana, un filoncino di pane con la marmellata al posto dei cereali al mattino, immediatamente comincio a mettere su chili. Non so quanti, me ne accorgo dalla biancheria che comincia ad andarmi stretta e a lasciarmi i segni. Sono sempre stata magra. Mangiavo poco, ma non a questi livelli. Sono alta 1,63 e dai 50 KG che ero sono passata a circa 70. Mi vergogno ad uscire. Come è possibile un cambiamento del genere? Io non riesco che ad imputarlo al climaterio. Devo dire che non faccio movimento. Ma fino all'anno scorso un po' mi muovevo. Ora no... a volte non riesco neppure ad alzarmi dal letto, ma non è stanchezza fisica reale.Cosa è successo in me? Ci sono degli esami che dovrei fare? Ho provato a prendere delle alghe per aumentare il metabolismo, ma non sono servite a niente. Non ha neanche senso mettermi a dieta. E se mi metto a nutrirmi con un'alimentazione anche al di sotto della media, continuerei ad ingrassare, perché meno di quello che mangio adesso non credo che si possa. Questo cambiamento fisico non fa altro che aumentare la depressione. Cosa posso fare? [A.]
Risposta a cura della dott.ssa LUCIANA BARONI, Presidente SSNV
La riposta al suo quesito è complessa, perché le spiegazioni possono essere più d'una. Cercherò di essere succinta.
La riduzione dell'attività fisica fa ingrassare per 2 motivi: il primo, banale ed a tutti ovvio, è perché si "bruciano" meno calorie. Il secondo, poco noto ma forse più importante, è che chi non fa attività fisica perde massa magra, cioè muscolo, e la perdita di massa muscolare è altrettanto responsabile del ridotto dispendio energetico, rendendo molto più difficile consumare tutte le calorie introdotte.
Lei inoltre ha abituato il suo organismo a sopravvivere con nulla: anche questo ha sicuramente comportato una perdita di massa magra e l'attivazione dei compensi che si innescano in caso di denutrizione, il ché rende ancora più difficile non aumentare di peso.
Queste spiegazioni potrebbe però non bastare a spiegare l'incremento ponderale, per il quale potrebbero esserci cause organiche, oltre all'effetto della terapia antidepressiva, ad esempio un ipotiroidismo, che in teoria potrebbe spiegare anche la depressione. Il mio consiglio è quello di eseguire un esame del sangue comprendente la funzionalità tiroidea (TSH, FT3, FT4), la vitamina B12, i folati e l'omocisteina, e se lo desidera, farci visionare i risultati.