Vorrei sapere se vi siano collegamenti tra aggressività e i diversi tipi di alimentazione (vegetariana e carnivora). [L.N.]


Risposta a cura del dr. STEFANO CAGNO, Psichiatra

In campo psicologico, indipendentemente dalla propria impostazione teorica, tutti concordano nell'attribuire all'ambiente una enorme influenza per quanto riguarda lo sviluppo del carattere e quindi anche del comportamento.

La nostra famiglia, le amicizie, le esperienze positive e negative, eventuali traumi subiti contribuiscono a formare in noi un determinato atteggiamento verso gli aventi che dobbiamo affrontare. Qualcuno ritiene che esista anche una componente genetica, ossia ognuno di noi nascerebbe con una predisposizione innata ad essere aggressivo o sottomesso. Questa ultima tesi però, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, non è supportata da alcun dato oggettivo.

Il rapporto invece tra dieta e livelli di aggressività è stato poco indagato negli esseri umani e gli studi che analizzano, ad esempio i livelli di colesterolo o neurotrasmettitori come la serotonina, sono controversi e non dirimenti. Esiste invece una ricca letteratura riguardante gli esperimenti sugli animali. L'estrapolazione dei dati ottenuti su quest'ultimi ai nostri simili è però impossibile a priori e quindi non riveste alcuna valenza di prova scientifica.

A livello di dibattito generale sono state difese tutte e due le seguenti tesi: la dieta vegetariana predispone ad un comportamento sottomesso, oppure, gli animalisti, che in grandissima percentuale sono vegetariani, sono violenti ed eccessivamente aggressivi (articolo pubblicato su un numero della rivista Civiltà Cattolica).

Riguardo alla prima delle due tesi, credo sia sufficiente citare grandi campioni dello sport che sono vegetariani: Manuela Di Centa, Boris Becker, Edwin Moses (il più grande campione di tutti i tempi dei 400 metri ostacoli), Enzo Maiorca e altri. E' anche evidente per tutti che lo sport è pratica che, per primeggiare, ha bisogno di una discreta dose di aggressività, anche se indirizzata in senso positivo.

D'altro canto credo, però, che la scelta vegetariana, per ragioni etiche, predisponga chi la attua a non avere atteggiamenti eccessivamente aggressivi, poiché tale scelta dimostra una sensibilità verso la sofferenza degli animali e verosimilmente anche verso la sofferenza in generale.

Concludendo, ritengo che la posizione più credibile e meglio dimostrabile, anche scientificamente, sia proprio quella che il livello di aggressività degli individui sia determinato dalla loro storia e dagli avvenimenti che hanno vissuto e che sono costretti ad affrontare e non dalla dieta.