Vi scrivo perchè è da pochissimo tempo (due mesi) che sto percorrendo la filosofia dell'alimentazione vegetariana.
Non ritengo di essere ancora "vegetariana", dato il breve tempo che ho intrapreso questa strada, tuttavia già da tempo nutrivo questo interesse, sia per motivi etici, sia per motivi salutistici. Poi con l'avvento della Mucca Pazza e quanto è emerso sui modi e mezzi dell'allevamento degli animali in generale, è scoccata la scintilla. Convinta da tempo che il cibo è come una "medicina", e agisce come un farmaco sul nostro corpo, gradualmente sto cercando di modificare la mia alimentazione, assumendo più verdure, cotte e crude, cereali e legumi, semi oleosi e olii vegetali, latticini e uova (non troppi) per migliorare la qualità del cibo che tutti i giorni devo assumere e fare assumere ai miei due figli. Ma penso anche che il cibo sia soddisfazione, sia nel cucinarlo sia nel gustarlo, e ho scoperto con grande piacere, provando le ricette da voi proposte, che si possono cucinare (per me cucinare è un piacere) piatti gustosi e soddisfacenti per il palato (amo mangiare). Al momento non sto imponendo questo regime ai miei figli, perchè ancora non sono sicura di ciò che sto "sperimentando", sono confusa nell'abbinamento degli alimenti, e ancora non ho la conoscenza profonda degli effetti dati dall'uso di certi alimenti e dall'eliminazione di altri. Leggendo varie cose sull'argomento, trovo spesso delle contraddizioni, affermazioni che contrastano con altre, ma è abbastanza normale che ciò avvenga. Uno dei dubbi è nato dal fatto che da quando iniziato ho accusato problemi intestinali, con gonfiori addominali, stipsi, gonfiore alle gambe. Un altro riguarda l'abbinamento degli alimenti, se è più giusto seguire una sorta di regola dissociata, dando preferenza ai carboidrati di giorno e alle proteine di sera, oppure abbinare cereali e legumi (ad esempio) indifferentemente di giorno e di sera. I semi oleosi come vanno usati? E la frutta secca? L'uso degli olii di semi come va ripartito, visto che nei vari libri che ho letto se ne devono usare non più di due cucchiaini al giorno che non bastano a condire un piatto di insalata medio. [V.Q.]
Risposta a cura della dr. LUCIANA BARONI, Presidente SSNV
La varietà è il segreto di una dieta nutrizionalmente valida. Questo vale per ogni tipo di dieta, compresa quella vegetariana, che contempla l'eliminazione di carne e pesce. Bisogna evitare di farsi prendere dal panico della carenza di Proteine: uno dei principali e più pesanti errori è quello di voler sostituire carne e pesce con altri cibi di origine animale. La validità nutrizionale dell'alimentazione vegetariana sta proprio nello "spostare" l'ago della bilancia verso i cibi vegetali.
E' ormai provato che non è necessaria la cosidetta "complementazione" proteica, quindi i diversi alimenti non devono essere più assunti secondo rigidi schemi. La frutta secca ed i vari olii sono ricchi in calorie ed acidi grassi insaturi: vale sempre il discorso che devono essere usati "invece" di burro e latte. Nei bambini l'apporto di grassi, ed olii in particolare, non va limitato, mentre negli adulti il limite è relativo, legato soprattutto alla quantità di calorie totali della dieta.
Tenga presente che una analisi abbastanza recente sugli Avventisti Californiani ha dimostrato un ruolo protettivo da parte del consumo di noci (estendibile alla frutta secca in generale) nei confronti della malattia coronarica. I grassi vegetali sono ricchi di polinsaturi, non contengono colesterolo, e quindi hanno una doppia funzione protettiva nei confronti dell'arteriosclerosi.
PS: i disturbi intestinali che compaiono nel primo mese, e che poi regrediscono, sono dovuti al "viraggio" della flora batterica da putrefattiva a fermentativa.