Vorrei avere delle informazioni sul Favismo e sulle eventuali controindicazioni che questo avrebbe con una dieta vegetariana. [A.]
Risposta a cura della dr. LUCIANA BARONI, Presidente di SSNV
Con il termine Favismo viene indicata una particolare forma di anemia emolitica acuta dovuta ad ingestione di fave od a inalazione del polline della pianta Vicia Faba (Fava), che si osserva in alcuni individui portatori di un difetto enzimatico congenito dei Globuli Rossi.
Il carattere ereditario è legato al sesso, il chè favorisce le femmine che solitamente sono asintomatiche). L'enzima in causa è la glucosio-6-fosfato-deidrogenasi o G6PD, ed è indispensabile per proteggere il Globulo Rosso dallo stress ossidativo: in assenza di questo enzima l'Emoglobina precipita all'interno del Globulo Rosso che va incontro a rapida distruzione (emolisi).
Va detto che esistono circa 250 varianti di questa forma di enzimopatia, che tra l'altro provoca reazioni emolitiche anche in corso di infezioni batteriche, virali, assunzione di farmaci quali sulfamidici, antimalarici, aspirina, nitrofurantoina (un disinfettante urinario), ed altri meno usati. Nella variante mediterranea di questo deficit enzimatico (che interessa in particolare la popolazione ebraica) solo una minoranza di pazienti presenta questa particolare reazione all'esposizione alle fave.
Concludendo, un individuo che sappia di essere affetto da questo disturbo enzimatico (deficit di G6PD), nella variante in oggetto (Favismo) non dovrebbe mangiare fave e nemmeno accostarsi a campi fioriti di questa pianta, per il rischio di inalarne i pollini. Per gli individui che invece non siano portatori della malattia, non vi è ovviamente alcun pericolo.