dr. Lorenzo Corsi

Premessa

Nel piano sanitario nazionale 1998-2000 per la prima volta all'alimentazione viene assegnato "un ruolo fondamentale nel mantenere e migliorare lo stato di salute". Il conseguimento di alcuni standard nutrizionali al fine di ridurre nell'incidenza e nella mortalità le patologie associate a regimi alimentari squilibrati è considerato un obiettivo primario, ma la riduzione dei rischi associati ad una alimentazione scorretta è una valida motivazione solo per alcuni perché la molla che spinge le persone a sperimentare una dieta è quasi sempre la preoccupazione per l'aspetto fisico. Curare il proprio corpo per piacersi e piacere è un fatto normale, il nostro corpo ha un profondo significato psicologico e preoccuparsene rientra nella norma, ma nella nostra società il grasso corporeo ha assunto significati simbolici negativi e l'eccessiva preoccupazione per l'immagine associate ad una informazione sbagliata sul ruolo dei nutrienti e dei loro effetti sul nostro corpo induce molte persone ad adottare regimi alimentari pericolosi. Sottoporsi a trattamenti dimagranti senza una conoscenza dei meccanismi che controllano la fame, la sazietà e che regolano lo stato di nutrizione può far perdere il controllo sul peso corporeo e aumenta re la probabilità di incorrere in disturbi del comportamento alimentare (anoressia e bulimia nervosa) che investono anche la sfera psichica.

Le promesse

Alle porte dell'estate i numerosi messaggi pubblicitari invitano a trasformarci in una nuova persona, snella e sexy. È questo il periodo in cui tutti sono pronti a proporre "la novità assoluta", garantire veloci perdite di peso, senza ginnastica, nel più completo relax, senza fatica, senza il minimo impegno, solo con l'ausilio di qualche pillola o rimedio "naturale".

I fatti

La ricerca ha dimostrato che una permanente riduzione dell'eccesso di grasso corporeo riduce il rischio per numerose condizioni patologiche ma gli studi hanno anche provato che il peso corporeo non può essere modificato a piacere essendo un carattere influenzato da fattori genetici, ambientali e psicologici. I fattori genetici (non modificabili) hanno una loro importanza nello stabilire il peso di una persona, la distribuzione del tessuto adiposo e le forme corporee. Sono molti i geni implicati nella regolazione delle riserve energetiche, ma enfatizzare oltre misura il loro ruolo può portare a ritenere che la persona, il cui assetto genetico è tale da renderla più suscettibile all'ambiente alimentare sia anche destinata all'obesità. Questo tipo di interpretazione dei risultati della ricerca scientifica ha un potenziale rischio: fa vivere la condizione di sovrappeso come indipendente dalla propria volontà e induce a ricercare la soluzione del problema al di fuori di se (farmaci, interventi chirurgici, indumenti dimagranti, ecc....). Avere una "predisposizione per" non significa "essere destinati a" ed un peso sufficientemente basso da ridurre i rischi legati all'eccesso di tessuto adiposo è possibile mantenerlo accettando l'esistenza di un peso limite, caratteristico per ognuno, al di sotto del quale non si può scendere senza assistere a tutta una serie di modificazioni biologiche e psicologiche che portano a mangiare in eccesso.

Cosa si può fare realmente

Prima di iniziare un programma di dimagrimento è necessario individuare con un professionista preparato a tale scopo un peso di riferimento il più realistico possibile e valutare in modo sufficientemente esatto i limiti oggettivi che la nostra costituzione e stile di vita ci impongono. Nella valutazione di questo limite non deve essere trascurato il fatto che nelle donne, dall'adolescenza in poi, la quantità di tessuto adiposo è normalmente maggiore rispetto a quella dell'uomo e che è in intima relazione con la capacità di riproduzione. È noto che una riduzione del grasso al di sotto di un certo valore può essere responsabile di alterazioni dell'ovulazione e/o amenorrea. In molti casi, l'amenorrea conseguente alla riduzione del peso, viene vissuta dalle ragazze e dalle loro madri come una malattia e ciò le spinge a ricercare nei farmaci la soluzione al problema. In alcuni casi l'assunzione di estrogeni può impedire di considerare l'amenorrea come un sintomo di una realtà più complessa da inserire nell'ambito di un disturbo del comportamento alimentare. Riconoscere che la cessazione o l'irregolarità del ciclo mestruale possono essere una conseguenza di una riduzione della massa grassa orienterebbe le persone verso un approccio più adeguato alla complessità di un problema che tale evento può nascondere.

Conclusioni

Le cause dell'obesità e del sovrappeso sono diverse e solo un'indagine accurata può indicare quali interventi e strategie è necessario a dottare per ogni persona. Con certezza possiamo affermare che la riduzione dell'eccesso di grasso corporeo è un obiettivo da perseguire per prevenire malattie gravi e invalidanti ma non dobbiamo pensare che ciò sia possibile realizzarlo solo con una dieta ipocalorica corredata da un elenco di divieti e proibizioni. Per perdere definitivamente e permanentemente il sovrappeso è necessario cambiare parzialmente il nostro stile di vita tenendo in considerazione i seguenti punti:

  1. Conoscere realmente l'entità del sovrappeso e ciò può essere fatto solo con metodiche, eseguite da professionisti preparati a tale scopo in grado di interpretare correttamente i dati strumentali.
  2. Non usare formule o tabelle peso-altezza per individuare un peso di riferimento.
  3. Convincersi che le diete e le soluzioni miracolose in grado di risolvere il problema per noi non esistono.
  4. Liberarsi dai rituali dietetici recuperando un rapporto sereno e non ansiogeno con il cibo.
  5. Evitare soluzioni che prevedono un ossessivo calcolo delle calorie o un elenco di divieti e proibizioni.
  6. Accettare i tempi ed i limiti che il nostro corpo impone se non si vuole iniziare una battaglia persa in partenza contro noi stessi.
  7. Adottare uno stile di vita che comporti un aumento del livello dell'attività fisica.
  8. Perseguire obiettivi realistici.

Published Online: 20 Giu 2002 (ultima revisione 2015) -- Copyright © by SSNV / All rights reserved.